Le fratture della memoria by Marco Severini

Le fratture della memoria by Marco Severini

autore:Marco Severini
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2023-08-03T10:08:41+00:00


4.13. DI NUOVO GUERRA

Ci si è opportunamente chiesti se gli anni tra le due guerre mondiali siano stati un periodo di pace: la lunga e roboante celebrazione della Grande guerra, l’immagine marziale e guerriera del regime, l’aggressione militare dell’Etiopia, la proclamazione dell’impero, l’avvicinamento e poi l’alleanza con la Germania nazista sembrano offrire una risposta negativa.

Con l’invasione dello Stato africano, le organizzazioni femminili includono la preparazione bellica fra le proprie attività e l’Anfal forma squadre di volontarie specializzate in servizi tecnici di pronto soccorso, nella propaganda, nei trasporti e nell’ordine pubblico; con la sconfitta del negus, le più giovani volontarie vengono preparate a una ipotetica vita coloniale e addirittura a imbracciare il fucile92. Un tema a lungo obliato è quello delle violenze coloniali italiane nel Corno d’Africa, testimoniate dai diari di ufficiali e soldati impiegati nelle guerre di conquista e da altre documentazioni poliziesche o di natura consolare in cui si trovano tracce di donne indigene sorteggiate tra i soldati, di stupri di massa e anche di bambine, di matrimoni forzati e di donne ridotte in schiavitù sessuale93.

L’ingresso nella seconda guerra mondiale (10 giugno 1940), in un frangente di vittoria delle armate naziste, fa percepire il conflitto distante alla maggior parte degli italiani: il paese non è solo impreparato a entrare in guerra, ma anche ad avviare una mobilitazione civile che inizia tardi e procede lentamente, tanto che viene trascurata la stessa costruzione e gestione di rifugi antiaerei; molte donne confluiscono nel personale volontario dell’Unpa e sperimentano la carenza di finanziamenti e l’inadeguatezza delle strutture, cosicché esse vengono inquadrate e addestrate in un’organizzazione militarizzata, ma di fatto imparano a diffondere informazioni e impartire istruzioni di fronte a un allarme contro i bombardamenti; entrano a far parte di una macchina destinata a girare a vuoto e la loro frustrazione aumenta di fronte ai primi bombardamenti aerei alleati che colpiscono Torino l’11 giugno 1940; subiscono pesanti distruzioni, nel biennio 1940-41, Genova, Napoli e Cagliari, ma fino al ’42 i grandi centri industriali non vengono colpiti, così come Roma che viene bombardata solo nel luglio del ’43.

In un primo momento, dunque, la guerra viene percepita come un evento lontano e la mobilitazione civile si limita a un controllo sui lavoratori occupati e ai censimenti di rito – quello delle donne tra i 18 e i 60 anni (unitamente ai giovani d’ambo i sessi tra i 14 e i 18 anni) viene affidato al Pnf, mentre il ministero delle Corporazioni rileva gli uomini –, anche se alcuni provvedimenti stabiliscono la sostituzione del personale maschile della pubblica amministrazione con quello femminile (5 giugno 1940) e la sospensione a tempo indeterminato delle quote che limitano l’assunzione delle donne nei pubblici uffici, approvate nel ’38 (29 giugno 1940). Progressivamente, come avvenuto all’epoca della Grande guerra, le donne vengono invitate a lavorare nei trasporti pubblici e negli uffici postali, ma ancora una volta a tempo determinato. A partire dal 1942 aumenta la carenza di manodopera nelle industrie per cui le donne, senza alcun obbligo, vengono di nuovo incoraggiate a



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